Il “Mongol Rally” di Marco e Cristian, da Benevento a Ulan Bator in Panda per beneficenza continua su: https://napoli.fanpage.it/il-mongol-rally-di-marco-e-cristian-da-benevento-a-ulan-bator-in-panda-per-beneficenza/ http://napoli.fanpage.it/

PamirCusano Mutri (Benevento): due ragazzi, 15000 Km da percorrere, 16 Paesi da attraversare tra montagne, fiumi, deserti. Il Mongol Rally 2018 ed un sogno: arrivare in Mongolia guidando una Fiat Panda Jolly 900 per beneficenza. Abbiamo incontrato Cristian e Marco e ci hanno raccontato cosa li ha spinti a partecipare a quest’avventurosa impresa.
Un rally senza classifica, premi e neanche un percorso prestabilito. Solo la partenza (il 16 luglio da Praga, in Repubblica Ceca) e l’arrivo sono concordati. Non è la trama de La corsa più pazza del mondo ma il Mongol Rally. Nato nel 2004 per scopi umanitari con appena 6 mezzi iscritti, di cui solo quattro raggiunsero l’arrivo a Ulan Bator (Mongolia), è cresciuto tantissimo negli ultimi anni. 

Mongol rally 2018 – Team Cusan-Bator Cusano Mutri (BN): due ragazzi, 15000 Km da percorrere, 16 Paesi da attraversare tra montagne, fiumi, deserti e un progetto di beneficenza da supportare. Per farlo, noi due, Cristian Basile e Marco Mongillo, ci siamo affidati alla nostra buona dose di pazzia e alla Fiat Panda Jolly 900 gentilmente donata dal nostro amico Ciro.

Ma cos’è il Mongol rally? Il Mongol rally non è un rally! E’ una manifestazione metà d’avventura e metà di beneficenza che si basa su tre semplici regole:

Piccola e messa male: la prima regola fa riferimento alla macchina. Si può partecipare con qualsiasi macchina, purché sia vecchia, da sistemare e abbia un motore che sia massimo 1.2 di cilindrata. Si deve guidare insomma una macchina piccola, perché ciò renderà il rally più complesso. Non è divertente se è facile, sostiene l’organizzazione: se vuoi qualcosa di facile, fatti un weekend alle terme! Con una macchina piccola saremo soggetti facilmente a rotture, quindi potremo interagire con le persone locali e capire che siamo vivi! Ecco finalmente il significato della regola! Che si ricollega immediatamente alle seconda e cioè…

Puoi contare solo su te stesso: non saremo i primi a fare il Mongol rally, non gli ultimi. L’organizzazione potrebbe dire tutto ciò che si deve sapere su tutti i 16 Paesi che attraverseremo. Potrebbero dirci circa le strade e i confini tra Cusano Mutri e, oltre la Mongolia, la Russia, così da assicurare un viaggio con il minor numero di complicazioni possibili, che comunque ce ne sarebbero. Ma se nell’avventura non ti perdi e non rischi, vuol dire che non sei in un'avventura. Non avremo tante indicazioni, perché non c’è un percorso. Non avremo con noi navigatori, ma solo rilevatori della nostra posizione e mappe. Non avremo supporto sulla strada, se non quello degli altri team che per caso passeranno di lì e delle popolazioni locali che vorranno aiutarci. Insomma, se rimarremo bloccati o nei guai, dovremo risolvere il problema da noi. Non credete sia la cosa più bella per sentirsi vivi e scoprire, davvero, nella loro essenza, gli spettacolari posti che vedremo?

Beneficenza: la terza regola del Mongol rally è la più nobile. Ogni equipaggio deve contribuire a raccogliere dei fondi di beneficenza: sembra giusto che se stai vivendo la madre di tutte le avventure, tu debba dare qualcosa indietro a quella mamma che questa avventura te la rende possibile, cioè la Terra. Una parte della beneficenza raccolta andrà all’organizzazione di beneficenza affiliata al Mongol rally, vale a dire Cool Earthwww.coolearth.org. Cool Earth è un’organizzazione non-profit che lavora con delle comunità che vivono nei pressi delle foreste pluviali, aiutandole a bloccare la deforestazione e il relativo impatto sul cambiamento climatico. Cool Earth agisce attraverso un innovativo approccio: non crea riserve o recinti e non compra terra. Restituisce alla popolazione locale il controllo della propria foresta. Le persone locali sono i migliori custodi della foresta, come noi possiamo essere i migliori custodi delle nostre tradizioni e dei nostri Paesi.

 

Regole a parte, si tratta quindi di partire da Cusano Mutri, il nostro stupendo paese, e arrivare a Ulan Ude, in Russia, dopo esser passati per Ulan Bator, in Mongolia e aver percorso circa 15000 km. La partenza ufficiale del rally è Praga, la mattina del 16 luglio 2018, ma per noi la partenza sarà Cusano, la notte del 13 luglio. Abbiamo calcolato di impiegare circa un mese. Tra I passaggi più suggestivi va menzionata l’autostrada (è chiamata proprio così) del Pamir, che di autostrada non ha nulla, non è mai asfaltata (in allegato un tratto)! Attraversa Afghanistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan. È la seconda strada internazionale più alta al mondo, costantemente sopra i 3000m di altezza, fino ad un massimo di 4660m. Il sentiero di questa strada è percorso da millenni, facendo parte della via della seta.

 

Qualche informazione in più riguardo la visibilità della nostra avventura

Abbiamo ricevuto delle stupende manifestazioni di affetto e vicinanza non appena la notizia della nostra avventura si è sparsa a destra e a manca. La nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/teamCusanBator/ ha già oltre 1000 follower e creeremo un blog che racconterà tutta la nostra avventura. Gli amici ci hanno immediatamente supportato o hanno promesso di farlo. Ciro, ad esempio, ci ha regalato la Panda Jolly che ci porterà, dovrà farlo, fino a Ulan Ude; Michele organizzerà una festa per noi nel suo locale a Cusano Mutri; Pasquale ci aiuterà con alcune sostituzioni meccaniche; amici meccanici ci forniranno il loro prezioso aiuto tecnico e condivideranno la loro saggezza con consigli e insegnamenti. Tutti i nostri amici ci sosterranno con donazioni che saranno utilizzate per fini sociali.

Non solo: avremo una discreta visibilità mediatica su giornali come Il Mattino, Repubblica, Fanpage, nonché un servizio sul TG regionale Campania! Alcuni blog locali già parlano di noi e la gente già ci ferma per strada per complimentarsi e chiederci se è tutto vero!

 
 

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